Domandare è lecito, rispondere è facoltativo – Parte1

Leggo molte volte in vari post, discussioni sui social network, o su app di messaggistica, ma anche da discorsi che sento da colleghi del mio settore, che spesso vengono fatte domande “stupide” da chi è meno esperto che non ha la presunzione e la voglia di “sporcarsi” le mani, e che non vuole cercare la soluzione da solo trovandola usando i motori di ricerca come Google. Questo non succede solo tra colleghi, ma capita spesso che un utente abbia un problema, o vuole chiedere informazioni e non sa dove cercarle. Prova a cercare risposte sui motori di ricerca ma non le trova, cerca sui social networks (di solito non Linkedin): trova un gruppo dove si parla di tecnologia, problemi nel settore ICT, ecc..

E infine guarda qualche post se trova qualche discussione che fa al caso suo e che parla di quello che sta cercando o ha bisogno. E’ convinto di aver trovato un luogo, dove può finalmente togliersi tutti i dubbi che ha e avere le informazioni che li servono, ma la sua convinzione scompare molto rapidamente, perchè nessuno lo aiuta realmente. Qualcuno li risponde ma li dice di cercare su Google, o di rivolgersi altrove. Ecco questa situazione, la vedo accadere abbastanza spesso, e mi porta a delle riflessioni. Dal punto di vista di un utente, la reazione è tra la frustazione, la rabbia o anche la delusione; non trova quello che cerca e si scoraggia, o risponde in modo sbagliato anche nei modi, oppure dimostra di non sapere di cosa sta parlando. Ci possono essere altri casi, ma questi sono solo esempi. Le domande che mi chiedo quindi dal suo punto di vista sono:

  • Dove possono trovare le informazioni che mi servono?
  • Ci sono siti, app, luoghi, ecc.. di riferimento?
  • A chi mi rivolgo? Quale professionista ICT ha competenza e in quale ruolo? Dove li trovo? Come li contatto?
  • Ma potrò avere una risposta, o dovrò pagare per avere informazioni?
  • Quali sono i tariffari dei professionisti ICT per le mie richieste e risolvere i miei problemi?
  • Come posso informarmi su questo settore?

Queste sono alcune delle domande che mi vengono in mente ragionando da utente, ovviamente ce ne sono molte ma molte altre. Purtroppo lo devo dire ma il settore ICT è molto “caotico” e vasto come l’universo che è in continua espansione. Di solito si lavora a stretto contatto con gli utenti, ma in linea generale con persone che chiedono supporto e quindi aiuto alle loro problematiche, si viene “sommersi” (non sempre ovviamente) dalle richieste più disparate, da quelli più semplici, a quelli più complesse che richiedono ore, se non giorni di tempo, non solo per analizzare la richiesta ma anche per poi risolvere il problema, nel caso fosse necessario. Pertanto non si ha magari il tempo o la “voglia” di supportare persone al di fuori del proprio lavoro. perchè ovviamente, essendo un lavoro viene retribuito (anche magari non quanto sarebbe giusto). Inoltre ci sono tante dinamiche e situazioni dove questo non avviene sempre o in parte, ad esempio: il lavoro straordinario o la reperibilità. Quindi c’è una certa riluttanza o meglio dire poca benevolenza nel rispondere a utenti che non si informano prima sull’argomento o che non hanno almeno le “basi”, per poter farsi capire e quindi avviare nel caso fosse necessario una discussione per rispondere alla richiesta originale.

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.